A Vladivostok
di
EnMor
La Transiberiana può esibire, come curiosità di rilievo, oltre alla sua lunghezza per la quale è giustamente nota, anche un'altra particolarità con cui ritengo sia un caso unico al mondo: il fatto cioè che i suoi treni siano passati sopra la superficie di un lago ed i suoi binari posati stabilmente e a diretto contatto con l'acqua, sebbene ghiacciata.
Correva l'inverno 1904/1905 ed era in corso la guerra Russo-Giapponese per il controllo della Manciuria e della Corea.
Naturalmente il primo impegno russo era quello di far affluire uomini, mezzi e rifornimenti dalla zona europea, dove erano concentrati e dove il paese era maggiormente sviluppato, alle lontanissime province orientali sulla costa del Pacifico. Sarà questo uno dei motivi che determineranno la sconfitta della Russia: l'estrema distanza delle zone di operazione rispetto ai bacini industriali e quindi l'estrema lunghezza delle linee di rifornimento.
Per inciso rientra sempre in questo motivo anche la causa della sconfitta navale dei russi, peculiare per il fatto che la flotta, concentrata nel Baltico, fu costretta ad un interminabile periplo dell'Europa, dell'Africa e dell'Asia durato mesi per farla arrivare, con le energie degli equipaggi praticamente esaurite, nel Mar del Giappone, dove a Tsushima l'attendeva la flotta giapponese che l'annientò senza sforzo.
Il fronte terrestre presentava problemi non inferiori e, come ovvio, fu deciso di impiegare l'allora nuovissima direttrice ferroviaria che presentava enormi convenienze: velocità, sicurezza, volumi di traffico a cui, per altro, non esisteva alternativa in quanto le strade siberiane, già di per sé stesse scarse e poco praticabili in via normale, diventavano impossibili nella stagione autunnale ed invernale. D'altra parte la Transiberiana non era senza soluzione di continuità perché si interrompeva sulle sponde del lago Baikal mentre oggi è attivo il tracciato che ne aggira la sponda settentrionale. Al quel tempo si utilizzava invece il traghetto che in inverno si interrompeva perché la superficie del lago ghiacciava. Così anche il flusso dei rifornimenti militari fu forzatamente interrotto con grave ripercussioni strategiche sul fronte. Senonché l'inverno di quell'anno risultò particolarmente rigido è ciò, invece di rappresentare un ulteriore problema, dette una mano insperata: la temperatura fu talmente bassa da creare una lastra di ghiaccio così spessa che a qualcuno balenò l'idea di far proseguire su di essa i binari interrotti sulle due rive. L'idea venne prontamente messa in pratica, fu effettuata una prova ed i risultati ritenuti entusiasmanti, tanto da permettere l'inizio di un regolare servizio sulla superficie del lago. C'è da dire inoltre che l'originale linea presentava i suoi vantaggi anche rispetto ad una linea ortodossa di primaria importanza: completamente rettilinea, veloce, scorrevole, senza altimetria e senza stazioni intermedie.
Questo tratto ferroviario unico al mondo era lungo quasi cento kilometri.
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EnMor