Lager di Gonars
L'esercizio della linea ferroviaria Mortegliano-Bivio Mortegliano dal 1943 al 1945 è stata data in gestione alla Deutsche Reichsbahn assieme alle linee ferroviarie "mai inaugurate".
Ricordo che dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 il Friuli Venezia Giulia-Alpe Adria fu inserita nell'Adriatischekustenland e annessa alla Carinzia.
Quindi le linee ferroviarie anche quelle incompiute, armate e costruite dai prigionieri nelle due settimane seguite all'8 Settembre 1943 seguirono la sorte delle linee "ordinarie". I tedeschi dove c'erano binari facevano viaggiare di tutto.
Eleonora Gilardi
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La linea da Bivio Mortegliano (attuale Raccordo Friulana Gas) a Mortegliano era una vera e propria ferrovia. Aperta il 20 settembre 1943 e chiusa il 20 marzo 1945.
La ferrovia permetteva ai treni che provenivano da Gonars e da Portogruaro di dirigersi direttamente sulla ferrovia Pontebbana lato Basiliano, senza dover fare inversione di marcia a Udine.
Inoltre dopo la grande deportazione del settembre 1943 (Militari Italiani e Prigionieri di Guerra Alleati) , tutti i treni provenienti da caserme e lager in zona Gonars-Mortegliano erano dirette a Fossoli di Carpi (campo Nazionale di Transito) e pertanto era logica una linea ferroviaria che evitasse Udine.
Posti di Servizio:
Bivio Mortegliano (Attuale raccordo Friulana Gas dal 1998)
Mortegliano (Stazione costruita ma mai inaugurata) . Si inseriva sulla ferrovia Udine-Mortegliano-Gonars-Palmanova.
Proprietà della linea: Ferrovie Tedesche del Terzo Raich (Deutsche Reichsbahn)
Servizio Svolto: Servizio Merci e Servizi Militari
Apertura: 20 Settembre 1943
Chiusura: 20 Marzo 1945
Ferrovia a binario singolo esercitata con il Telegrafo
Contesto Storico: Adriatishekustenland-Carinzia e Adriatico
La ferrovia risulta costruita ed utilizzata da servizi merci (i quali usavano anche le linee costruite, armate e non inaugurate) .
I servizi merci erano "persone" "pezzi" come dicevano i Tedeschi.
Roberto Aureli
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La posizione Ricordi di Rotaie è stata più volte ribadita, tuttavia la vostra istanza merita il massimo interesse da parte nostra e la massima considerazione.
Ho quindi esaminato con attenzione soprattutto i dati pratici trasmessi. Stabilito che la Mortegliano-B°Mortegliano fosse stata una vera e propria ferrovia entrata regolarmente in esercizio, cioé non una linea che RdR definisce come "inutilizzata", resta ancora da stabilire se sia stata o no un raccordo di tipo industriale. A questo riguardo mi viene detto che i trasporti erano solo merci, essendo stati definiti i prigionieri come "cose". Questo fatto, senza alcuna intenzione di voler ironizzare su fatti drammatici, era da considerare corretto da un mero punto di vista ferroviario in quanto i prigionieri non... pagavano un biglietto viaggiatori. Ci mancava solo quello... Accettato ciò, non risulta appunto, dalle vostre stesse indicazioni, che le DR abbiano mai esercito sulla linea un servizio conto terzi, evento fondamentale per escludere la Mortegliano-B°Mortegliano dai raccordi industriali ed includerla nelle linee a tutti gli effetti.
Peraltro in questa sede vogliamo ammettere che fosse tale, in attesa di ulteriori conferme.
I dati che fino ad oggi possiamo acquisire dalle vostre indicazioni sono:
- capolinea Mortegliano e Bivio Mortegliano,
- esercente DR = Deutsche Reichsbahn,
- data di apertura 20/09/1943,
- data di chiusura 20/03/1945.
Mancano quindi i seguenti dati fondamentali:
- posizione precisa del B°Mortegliano e di Mortegliano ovvero loro pkm sulle rispettive linee, tenendo conto che Mortegliano aveva ben due stazioni, ambedue mai entrate in servizio, una denominata Mortegliano Città sulla Udine-Castions e l'altra sulla Bertiolo-Castions;
- lunghezza del raccordo/linea;
- suo tracciato sulla carta;
- suo stato attuale.
Altri dati, comunque trattati nel nostro lavoro, sono di minore importanza e possono essere tralasciati:
- raggio minimo;
- pendenza massima;
- armamento.
Se riusciremo ad entrare in possesso di questi dati, includeremo senz'altro la linea nel nostro catalogo.
Cordialità
Ennio Morando
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Buongiorno... volevo sapere se avete ricevuto tutti i dati sulla linea ferroviaria in oggetto.
Eleonora
PS: mio nonno era ferroviere in quella zona... e pure lui ha portato un gruppo di prigionieri da Gonars a Fossoli attraverso la linea in oggetto.
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Mi spiace ma i problemi fondamentali per riconoscere la ferrovia di Gonars come linea a tutti gli effetti sono due:
1) - i dati continuano ad essere carenti, in particolare il tracciato; non posso basarmi su un disegno redatto a mano su una mappa al 200.000 e dietro indicazioni verbali;
2) - cosa più importante, non può definirsi linea per i criteri RdR in quanto tutte le indicazioni fornitemi al riguardo, e ne riconosco la quantità, confermano si trattasse di ciò che possiamo definire raccordo industriale.
Per RdR, come già detto, é tale un tratto ferroviario esercito solo da un'azienda in conto proprio o da un'azienda terza in conto di una sola azienda e questo caso viene escluso dalla trattazione RdR. Ciò non perché i raccordi industriali non interessino, ma semplicemente perché non saremmo in grado di trattarli tutti quelli esistenti ed esistiti, essendo la ricerca superiore alle nostre forze, ed avere di tutti dati appena sufficienti. Per essere definita linea, una ferrovia deve effettuare un servizio conto terzi, con pagamenti di biglietti viaggiatori o tariffe di trasporto merci.
Qualcosa di simile a Gonars si aveva a Fossoli ma anche in questo caso si trattava di raccordo industriale.
Il termine di raccordo non è da confondere con l'omonimo che individua linee colleganti tra loro altre linee oppure due o più posti di servizio in esercizio: sto parlando di raccordi industriali.
Pertanto sono davvero spiacente ma non possiamo includere il raccordo di Gonars fra i nostri documenti.
Cordiali saluti.
Ennio Morando
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Nell'ultima circolare leggo che si parla ancora del fantomatico raccordo (Basiliano) -Bivio Mortegliano (?) -Gonars.
Come già detto nella corrispondenza di un anno fa, di questo raccordo non esiste alcuna documentazione e/o evidenza, cosa confermata anche da Romano Vecchiet, il maggiore esperto sulle ferrovie in Friuli.
Sul campo di Gonars, che sorgeva sul terrapieno di quella che avrebbe dovuto essere la stazione di Gonars della ferrovia, in progetto e parzialmente costruita, Codroipo-Palmanova-Sasseto, l'anno scorso è stato pubblicato un libro che raccoglie molte testimonianze in proposito, anche di deportati sloveni e artisti lubianesi che disegnavano dettagliatamente il campo. Tutti parlano di spostamenti a piedi (o su carri) dalla stazione di Palmanova al campo di concentramento di Gonars.
Inoltre la storia del campo di Gonars racconta che fu chiuso entro il 1943, addirittura il comune di Gonars lo dà chiuso dopo la fuga degli italiani in seguito all'8 settembre. Gli ultimi documenti, di ottobre, sono dei tedeschi che chiedono che cosa devono fare delle poche persone rimaste nel campo e come risposta di lasciarli andare quasi tutti.
In ogni caso è opinione che sarebbe stato assurdo realizzare oltre 15 km di linea, anche se parzialmente su sedi già costruite, quando c'era la stazione di Palmanova a circa 5 km dal campo con la sede stradale tra l'altro già costruita.
Io e gli altri appassionati/esperti di ferrovie siamo comunque sempre disponibili ad essere smentiti in presenza di documentazione adeguata.
Cordiali saluti
Claudio Canton
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