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Articoli - 26/10/2019
FERROVIE PORTUALI ED AEROPORTUALI
di Ennio Morando
L'attuale, evidente disimpegno da parte delle ferrovie italiane da quelli che vengono considerati servizi marginali e poco remunerativi appaiono null'altro che la continuazione di tagli oramai storici e della cosiddetta politica dei "rami secchi" attuata a partire dal secondo dopoguerra. Su tale linea si sono innestate le decisioni di sopprimere a suo tempo, come anche recentemente, la quasi totalità degli scali marittimi ed un mancato intervento con maggiore convinzione, questo in tempi correnti, nello sviluppo dei collegamenti aeroportuali, ciò anche per rispettare le stringenti esigenze di bilancio, per altro abbastanza attuali, dal governo. Da tali considerazioni, in particolare l'ultima, non si capisce la ragione logica per la quale, ad esempio, in Germania, in Gran Bretagna, in Francia si costruisca, esagero ma fino ad un certo punto, prima dell'aeroporto, la linea ferroviaria che lo collega al centro città mentre in Italia gli scali che godono di questo servizio siano in numero così limitato e le attivazioni siano state così difficoltose, travagliate e lunghe nel tempo...

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