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Articoli - 06/04/2020
Politica, aziende ferroviarie e ritardi dell'alta velocità in Italia
di Ennio Morando
Dovendo parlare di Alta Velocità in Italia e di tutte le sue contraddizioni legate alla politica, non si sa da dove cominciare in quanto l'argomento è un coacervo di errori, colposi o dolosi, di ignoranza, di interessi, di indecisioni, di superficialità. Il progetto sembra ora che, con tutte le cautele del caso dettate da anni di esperienze negative, stia andando avanti. Ma credo sia estremamente istruttivo vedere cosa ci sia dietro il palcoscenico, quali lacrime e sangue esso nasconda
Come ben si sa la rete ferroviaria nazionale risente di due sfavorevolissimi, macroscopici fattori per i quali soffre da sempre di condizioni svantaggiate rispetto ad altre reti europee più progredite. Per prima cosa essa è nata, si è sviluppata ed ingrandita non come frutto di un progetto unitario ed organico, ma come il risultato di tanti interessi locali quanti erano gli stati in cui era divisa la Penisola al momento. Quindi le grandi direttrici odierne sono sorte dall'unione di tanti spezzoni, più o meno omogenei, nati da tanti progettini regionali e quindi non frutto di un progetto unitario, con tutti i problemi che ne conseguono. Inoltre le condizioni orografiche sono piuttosto difficili e determinate dalla presenza di catene montagnose, di continui dislivelli, di coste articolate...

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