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Picchetti di tracciamento
Nella realizzazione e manutenzione delle ferrovie servono prima per posizionare e poi per verificare
che il binario in curva mantenga la corretta geometria.
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In corrispondenza dei marciapiedi di stazione i picchetti sono sostituiti da una piastrella applicata sulla faccia verticale del gradino.
Nella foto il "picchetto" numero sette applicato ad un marciapiede della stazione di Paola.

Foto Nino Caldarella
20 maggio 2008

Nella realizzazione del tracciato ferroviario, particolare perizia deve essere impiegata nel tracciamento delle curve; è qui infatti che si sovrappongono numerose condizioni geometriche imposte per il corretto accoppiamento veicolo-binario al fine di ottenere sicurezza e regolarità di marcia, comfort per i viaggiatori, e il minimo consumo degli organi costituenti il materiale rotabile e del binario.

Bastano piccoli errori nell'impostazione dei dati geometrici, perché la marcia dei convogli non sia più regolare o diventi addirittura insicura.

Le procedure tradizionali di tracciamento delle curve ferroviarie utilizzano il sistema della picchettazione. In corrispondenza dei punti significativi della curva compresi fra le tangenti calcolate estreme va posto in opera un picchetto di riferimento e la picchettazione va estesa anche alle coppie di punti che precedono e seguono immediatamente le tangenti stesse su ciascun rettilineo.

Ogni picchetto deve essere provvisto di un punto di riferimento. La linea ideale passante per i punti di riferimento di tutti i picchetti di una stessa curva rappresenta il tracciato corretto del binario.

Queste, in sintesi le principali caratteristiche dei picchetti di tracciamento:
- sono posti ogni dieci metri a partire dai punti di tangenza;
- due ulteriori picchetti sono posti sul rettilineo prima e dopo la curva;
- l'asse del picchetto è di norma posto ad un metro dalla faccia interna della rotaia cui si riferisce;
- realizzati con spezzoni di rotaie dismesse e con la suola orientata verso il binario da controllare;
- la parte apicale è dipinta di bianco;
- sono numerati per ciascuna curva e portano l'indicazione della distanza dalla rotaia;
- per le linee a semplice binario di norma sono ubicati all'esterno della curva;
- per le linee a doppio binario di norma sono ubicati nell'intervia.
- sono infissi nel terreno tramite un basamento di CLS;
- il riferimento è tracciato con una linea incisa sulla sezione della rotaia, nel punto necessario;
- solo uno degli estremi della curva è materialmente segnato con il picchetto N.1; dieci metri prima, sul rettilineo, viene posato il picchetto N.0; si procede poi di decametro in decametro fino ad oltrepassare con due picchetti il termine della curva; sui documenti di tracciamento linea verrà annotato che il picchetto N sarà a tot metri di distanza dalla fine della curva; i picchetti N ed N+1 definiscono l'allineamento del rettilineo successivo alla curva.
- la sommità del picchetto viene posizionata più in alto di una decina di centimetri rispetto alla rotaia sopraelevata;
- il tracciamento delle curve con questo tipi di picchetti è una pratica iniziata in Italia a cavallo delle due guerre;
- a partire dalla fine degli anni ottanta per le linee di nuova costruzione, o in fase di completo rinnovo del binario, la distanza dei picchetti è stata aumentata ad 1,5m.

Punti ancora da indagare:
- modalità di controllo: un agente si fa una camminata e verifica con metro alla mano? oltre che tolleranza scattano gli interventi di riallineamento del binario?
- come si è evoluta nel tempo la normativa relativa al tracciamento delle curve?

Nonostante si possa pensare che l'avvento di linee ad alta velocità e nuovi sistemi di misurazione assoluti li abbiano resi obsoleti, sono tuttora utilizzati lungo le linee ferroviarie italiane.------------------------------
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