Un fantasma dal passato...
... è emerso in occasione della Festa dell'aia 2011, organizzata dall'associazione culturale "A' Timugna"
Il treno materiali di carri tramoggia (iTreni Oggi Set-Ott 1980 "Costruzione in scala H0: un treno cantiere con carri tramoggia VEdm" a cura di Giuseppe Mutolo) trainato da una D.345 come negli ultimi mesi di esercizio della linea è appena giunto da Cosenza sul primo binario.
Foto Mario De Prisco
02 luglio 2011
Nei primi anni '80 del secolo scorso un giovane ingegnere di belle speranze, mentre inseguiva con i suoi amici gli ultimi bagliori della gloriosa trazione a vapore che si consumavano sui binari FS della linea Cosenza-Paola, coltivava un sogno nascosto: quello di dare vita in piccolo ad una rappresentazione in scala ridotta ispirata ad una ferrovia tanto caratteristica della valle natia.
Da quel sogno, ma anche dalla lettura sulla rivista "i Treni Oggi" (febbraio 1981) del pregevole articolo "Per la Paola-Cosenza automotrici ALn 64 ad aderenza naturale" a firma di Domenico Molino, nacque il progetto di riprodurre queste automotrici realizzate in sei esemplari ad uso esclusivo della nostra linea ferrata a cremagliera.
Con una tecnica mutuata dal modellismo navale il progetto si infranse sull'impossibilità di realizzare le numerose e piccole scritte, sulle difficoltà di riproduzione dei carrelli e della trasmissione del moto, sull'incalzare di crescenti impegni familiari e di lavoro.
Il prodotto di questo lavoro è rimasto a lungo chiuso nel classico cassetto sempre più sigillato dal progredire della qualità dei modelli commerciali e dall'impietoso esito di qualsiasi confronto.
Questo modello ha trovato la forza di riemergere dal cassetto nel quale era riposto, come un fantasma del passato, solo in un occasione di tipo popolare dove l'onda dei ricordi personali di tante persone potesse emarginare la presenza dei soliti "contachiodi" alla ricerca della griglia mancante o del carrello solo abbozzato.
Finita la festa questa riproduzione della ALn 64, gloriosa presenza della nostra ferrovia per Paola, ritornerà pudicamente nel cassetto da dove è uscita, forse per non essere mai più esposta in pubblico e neppure in privato.
In un periodo dove le principali ditte modellistiche si dedicano alla riproduzione di rotabili esistiti in unico esemplare, non è forse più un sogno irrealizzabile quello di vedere una riproduzione di qualità commerciale per un modello che al vero venne prodotto da FIAT Ferroviaria in ben sei esemplari...
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